Si è svolto il 14 febbraio, presso la nostra sede di Conversano, l’incontro con lo storico Carlo Greppi, autore del volume “Il buon tedesco” (ed. Laterza).
“Quando ti uccidono più volte forse non sarai mai morto per davvero. Se hai dimostrato di saper essere un uomo protagonista del tuo tempo ma guidato da valori universali, che trascendono dal tempo stesso, il tuo nome resterà scolpito da qualche parte – nella memoria dei luoghi, in una lapide dimenticata, tra documenti accartocciati, nei sussurii della gente del posto. Si dirà “lui aveva combattuto con i nostri. Lui che era tedesco”. Si tramanderà un racconto, che così manterrà viva la tua storia, finchè qualcuno non la spolvererà per raccontarla battagliando con l’oblio” (Il buon tedesco, pag. 11)
Rudolf, Paul, Hans, Karl, Franz, Sepp, Federico, Enz di Berlino, soldati tedeschi della Wehrmacht – poco più che ragazzi – che durante la seconda guerra mondiale fecero una scelta coraggiosa di campo e scelsero di entrare nella Resistenza al fianco dei partigiani. Di loro e delle loro storie abbiamo parlato con gli studenti delle quinte classi dei corsi diurni e del serale nell’incontro con Carlo Greppi, che nel volume “Il buon tedesco”, ha seguito e studiato le tracce, a volte evanescenti, lasciate da queste vite, per raccontarle sottraendole all’oblio. Un incontro coinvolgente, partecipato, intenso, aperto dagli studenti, che dopo aver fatto ascoltare l’audio originale del proclama dell’Armistizio pronunciato l’8 settembre del 1943 dal generale Pietro Badoglio, hanno letto alcune lettere dei condannati a morte della Resistenza, suonato e cantato Alle fronde dei salici di Salvatore Quasimodo e proposto la visione dei filmati originali della Resistenza e dell’eccidio di Barletta. Un incontro di quelli che aiutano a maturare e crescere, dall’alto valore formativo.
